Qual è l’impatto della virtualizzazione dello storage sulla continuità del business? Premettendo che la business continuity è un obiettivo comune al 100% delle imprese, in settori come nella GDO il tema è particolarmente sentito poiché strettamente connesso alla qualità della customer experience. Iperal Supermercati, azienda italiana appartenente al settore della grande distribuzione, ha sempre investito in un’infrastruttura IT ad alte performance, ma il processo di crescita che l’ha vista coinvolta negli ultimi anni ha reso la tecnologia dei suoi due datacenter insufficiente a garantire una “vera” business continuity. Il successo del marchio ha, infatti, determinato un ampliamento della sua rete di super e ipermercati che, grazie alle continue aperture, è arrivata a contare 45 punti vendita distribuiti su 8 province lombarde. Tale crescita ha alimentato un parallelo aumento di esigenze dell’infrastruttura IT e un focus costante sul tema della business continuity nel contesto della GDO.

Elevate prestazioni, scalabilità e business continuity per una rete in continua crescita

Da anni Agomir collabora con Iperal Supermercati ed è più volte intervenuta per aggiornare i datacenter dell’azienda con tecnologie ad alte prestazioni, assecondandone il processo di crescita.

Se all’inizio veniva richiesta una semplificazione, risolta con una virtualizzazione dei server che ha ridotto al minimo la presenza di macchine fisiche e garantito alta disponibilità dei servizi, dalla seconda revisione in poi il tema portante è sempre stato la business continuity. Nel 2014 venne così introdotto il concetto di “replica”, più che adeguato alle esigenze del momento; con la continua apertura di nuovi punti vendita, però, l’azienda si è trovata a fronteggiare altre problematiche: garantire elevate prestazioni dei servizi e assicurare zero downtime in caso di manutenzioni, aggiornamenti ed eventuali guasti.

Abbiamo dovuto fronteggiare due sfide: vista la costante crescita di Iperal Supermercati, dovevamo trasformare l’infrastruttura affinché garantisse più risorse – ha affermato Antonio Maggioni, responsabile dei progetti sistemistici di Agomir – ma anche assicurare la continuità di tutti i servizi erogati dal datacenter. Questa esigenza ci ha fatto subito pensare alla virtualizzazione dello storage, soluzione che abbiamo proposto con sicurezza poiché ce ne occupiamo da anni, sappiamo come implementarla e siamo certi dei suoi risultati”.

Nello scenario del 2020, infatti, una “semplice” replica dei dati che, in caso di eventi critici, permette di risalire alle informazioni di qualche ora prima (solitamente 4) non era più adeguata.

Virtualizzazione dello storage: costi sotto controllo e zero downtime

Per ottenere gli obiettivi definiti dal progetto, Agomir ha rivisto completamente l’architettura dei servizi informativi di Iperal Supermercati, identificando nello storage uno degli anelli deboli della precedente configurazione. Potendo contare sull’esperienza derivante da diverse implementazioni, ha dunque selezionato con sicurezza una soluzione di virtualizzazione basata sul modello del Software Defined Storage (SDS).

Spieghiamo meglio: l’architettura precedente era basata su una sala CED principale con 4 nodi server e un sistema di storage, mentre il CED2 ospitava un solo nodo per la replica dei server virtuali del CED1 e il backup. È palese il fatto che, di fronte a possibili manutenzioni o a criticità sul primo CED, il secondo non fosse in grado di gestire da solo tutti i servizi dell’azienda; inoltre, si poneva un problema di RTO (Recovery Time Objective) e di tempi di ripristino dell’infrastruttura.

La soluzione di virtualizzazione storage individuata da Agomir, realizzata per garantire zero downtime si compone invece di due sale sempre attive, ognuna delle quali con doppio nodo server e un sistema di storage virtuale in mirroring, che sposa il paradigma SDS e non necessita di hardware proprietario, garantendo un elevato livello di scalabilità, alte prestazioni e costi sotto controllo.

Abbiamo pensato di modificare in modo importante l’infrastruttura – spiega Maggioni – passando da una soluzione con un datacenter attivo e uno passivo ad un’altra in cui entrambe le sale sono sempre attive. La replica l’abbiamo mantenuta per ulteriore sicurezza sui servizi core, ma non è più centrale nell’architettura del sistema: lo sono, invece, i due sistemi di storage in mirroring costante”.

A tal proposito, Claudio Vettore, Direttore Sistemi, Processi e Digital Marketing di Iperal Supermercati spa, ha commentato:

Per un’organizzazione come Iperal protezione e continuità di accesso ed elevata disponibilità delle risorse informative sono aspetti di estrema importanza per la gestione dei processi di business ma soprattutto di tutti i servizi che contribuiscono alla soddisfazione del Cliente. Per questo progetto ci siamo affidati ad Agomir – nostro partner storico – il quale ci ha proposto la soluzione Software Defined Storage (SDS), tecnologia che ci ha particolarmente colpito perché garantisce la replica continua degli storage presenti nelle due sale CED dell’azienda ottenendo così due strutture costantemente attive e speculari”.

Oggi, quindi, i sistemi di storage sono due, uno per ogni sala CED e in continuo mirroring tra loro. Per quanto concerne l’ambito computazionale (server), l’impiego di nuovi processori ad altissima efficienza ha permesso di consolidare l’infrastruttura in 4 nodi (2 per CED) e 2 storage virtuali (1 per CED), con la garanzia di gestione dell’intero carico di lavoro anche con risorse dimezzate. A livello pratico, questo significa poter operare con una sola sala, effettuare attività di manutenzione senza interruzioni e anche gestire in modo automatico e trasparente eventuali guasti incrociati tra le due sale. Tutto questo, ovviamente, affiancato a un’adeguata connettività di rete, con tutte le ridondanze del caso.

Agomir ha studiato e implementato il sistema non solo ai fini della massima sicurezza e disponibilità, ma anche in previsione di un’ulteriore crescita delle esigenze: gli ordini di grandezza sono tali da non richiedere interventi per circa tre anni stimati, dopo di che sarà sufficiente l’aggiunta di qualche nodo o di hardware non proprietario a livello di storage. In questo modo, anche il costo e la scalabilità sono salvi, altri aspetti molto importanti ai fini dell’ottimizzazione degli investimenti.

Tra i benefici, più prestazioni e immediata disponibilità delle risorse

Oltre ai benefici, già menzionati, del progetto realizzato da Agomir per Iperal Supermercati vi è qualche ulteriore dettaglio: la business continuity nella GDO è il principale obiettivo nonché beneficio più significativo del progetto, cui segue – logicamente – la realizzazione di un’infrastruttura più agile e scalabile, con prestazioni capaci di soddisfare le esigenze dell’azienda negli anni a venire.

Con l’entrata in produzione della nuova infrastruttura – aggiunge Vettore – abbiamo potuto apprezzare un notevole miglioramento delle prestazioni computazionali che, grazie ai nuovi server basati su processori di ultima generazione, ci hanno permesso di ottenere un’importante riduzione del 50% dei tempi di esecuzione delle procedure di elaborazione su database e sulle operazioni di backup.”

Si aggiunge, dato molto importante in un contesto dinamico come la GDO, l’immediata disponibilità delle risorse: una nuova attività marketing, per esempio, deve essere supportata da un’infrastruttura all’altezza, permettendo l’accensione rapida di nuove macchine virtuali e garantendo risorse adeguate a gestire al meglio la customer experience. Con il nuovo sistema, in pratica, l’IT può allinearsi molto meglio alle esigenze delle altre direzioni aziendali, proponendosi come driver di crescita.

Infine, il miglioramento delle prestazioni dipende anche dalla stessa virtualizzazione dello storage, cosa che apparentemente pare un controsenso poiché, rispetto ai sistemi tradizionali, all’hardware fisico va sommato il layer di virtualizzazione. In realtà, questo tipo di sistemi fa estremo uso della cache e si avvale di server con 256 GB di RAM contro i tradizionali 16 GB o 32 GB (valori tipici per storage proprietari), il che imprime un’accelerazione enorme alle operazioni di I/O, agevolate anche da tecnologie di auto-tiering che distribuiscono automaticamente i dati su dischi con tecnologia differente in funzione della frequenza di utilizzo e di parametri avanzati.